Contro la violenza sulle donne: “Marylin Monroe” di Silvia Salvadori

 

Contro la violenza sulle donne: “Marylin Monroe” di Silvia Salvadori.

A cura di Alessio Musella.

 

La prima stesura di questo testo è avvenuta qualche mese fa, successivamente , mi è stato chiesto spostare l’attenzione sulla sofferenza e le violenze che la diva per eccellenza , Marylin Monroe ha subito nel corso della sua vita perchè il dipinto verrà esposto in una mostra dedicata alle Donne e le violenze da loro subite.

Ho ritenuto che raccontare quanta ipocrisia ci sia dietro alle mille maschere che molte donne sono obbligate, abituate ad indossare, prendendo ad esempio la “Donna” simbolo di un’epoca, e immortale per bellezza, potesse essere di aiuto nel far comprendere che dietro a molte apparenze e sorrisi, spesso si nascondono dolori e incomprensioni, buona lettura .

Il primo giugno 1926 nacque la bimba destinata a conquistare il mondo col nome di Marilyn Monroe.
Se non ci avesse lasciato da più di mezzo secolo forse non sarebbe entrata nel mito.

La pittrice Silvia Salvadori, ancora una volta esce dalla sua confort zone, per ritrarre l’Icona per eccellenza, immortalata dai più grandi artisti contemporanei e far convergere in un’unica immagine le due anime che in fondo, ogni donna porta con se Essenza e Apparenza.
Sono molte, troppe le donne che ancora oggi indossano una maschera, per diversi e svariati motivi, anche e soprattutto davanti a torti e violenze subite

Tutto parte da una fotografia che Silvia riesce a riprodurre con tecniche di cui solo lei è padrona, e forse anche questo è il segreto dei volti dipinti dal suo pennello, che se pur indiscutibilmente somiglianti all’originale, sembra acquisiscano una luce nuova in volto…
Ricordate che una cosa è la Marilyn Monroe che si muoveva sul set, un’altra la ragazza bionda che cercava di vivere una vita normale lontano dai riflettori.

Una volta lo scrittore Truman Capote la sorprese a guardarsi allo specchio e quando le chiese cosa stesse facendo, lei rispose “La guardo”, così come centinaia di donne , ogni giorno fissano un immagine che non le rappresenta, ma che sono obbligate a indossare, poco importa se come una camicia di seta o una maglietta sgualcita, è la costrizione a stonare..
Lei era solita ammettere sorridendo : “Avevo voglia di essere un attimo Marilyn Monroe”.

Ma dietro queste frasi celebri, dietro all’icona del divismo è necessario riflettere sull’immagine illusoria ed edulcorata che cinema, tv, riviste e web veicolano ancora oggi vogliono mostrare della donna( diva ), che involontariamente è stata caricata di un valore culturale e politico che ha contribuito ad annientarla impedendole di essere se stessa, violentando la sua vera anima.
I vuoti della sua solitudine, sono i vuoti di tutte le donne violentate tra l’intimità scomoda dell’artista e l’immagine abusata di bambola spumeggiante è nato questo ritratto, un ritratto di “donna”, con i suoi eccessi , i suoi pregi, e le sue debolezze…
Attrice dotata di una sensualità e una femminilità fino ad allora sconosciute al mondo della pellicola.

Il suo fascino l’aveva resa una delle donne più desiderate di sempre.
Eppure, sotto a quel biondo platino e a quel rossetto rosso, si nascondeva un animo debole e sofferente Norma Jeane Baker Mortenson la donna della porta accanto incapace di urlare la sua verità..

Dipinto di Marilyn Monaroe di Silvia Salvadori

https://www.artandinvestments.com/immagine-del-giorno/alessio/contro-la-violenza-sulle-donne-marylin-di-silvia-salvadori-testo-di-alessio-musella/