Biografia silvia salvadori

Silvia Salvadori artista raffinatissima, è una dama contemporanea che con le sue polveri lucenti, i bulini, i pennelli e le icone, incarna lo spirito dell’arte medievale. Nella sua Bottega d’Arte ad Arezzo, è una delle poche in Italia, se non la sola, a saper utilizzare le antiche tecniche pittoriche tramandateci da Cennino Cennini nella sua opera il Libro dell’Arte (1370-1440) e da Giorgio Vasari nelle Vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori (1550-1568). Le sue opere traggono ispirazione dall’arte medievale, da quella gotica e dal primo Rinascimento di ambito fiorentino e senese, in lei rivive un territorio carico di storia e di cultura, capace di destare tutt’oggi meraviglia nell’osservatore. I suoi personaggi sacri e profani, le architetture, i paesaggi, come nella pittura gotica, dal punto di vista formale rappresentano l’estremo sviluppo dell’aspetto decorativo, l’estremo acutizzarsi della sensibilità della linea esuberante e ondulata per il colore lucente ed un intenso pittoricismo epidermico. Le atmosfere che si percepiscono nelle sue opere sono Eden incantati di fiaba, sono idilliache ed eteree, lasciano spazio all’immaginazione più estrema, ci si ritrova come per magia catapultati in epoche cavalleresche. I colori sono singolarmente morbidi, l'uso dell’oro zecchino dona intensità e volume ai piani prospettici, le figure sono disegnate con gusto musicalissimo della linea e tutto si predispone secondo visioni di sottilissima liricità. La modernità di Silvia è nella sua arte, nel suo saper sperimentare, nella sua sapiente ricerca di saperi ormai perduti, che riesce con animo gentile a far rivivere nelle sue tavole istoriate, incarnando la "maniera” dei Maestri che hanno reso grande la storia dell’arte. L’artista e imprenditrice culturale Silvia Salvadori è nata nel 1978 a Sinalunga, in provincia di Siena. Diplomata all’Istituto d’Arte Duccio di Buoninsegna di Siena, laureata in Archeologia alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Siena, nel 2004 ha conseguito il Master Europeo in Conservazione e Gestione dei Beni Culturali.
In Francia è stata invece conservatrice museale e curatrice di mostre e collezioni presso due musei in Normandia (Caen), dove il suo lavoro si è distinto come esempio di elevata qualità, preparazione e conoscenza tecnica. Nel 2006 ha esposto alla mostra presso Palazzo Comunale di Monte San Savino ad Arezzo e presso il Palazzo Vescovile della Città di Perugia. Nel 2007 ha partecipato alla conferenza con tema la “Storia della pittura medievale” presso il Rotary Club di Arezzo e all’esposizione temporanea presso il Museo Diocesano di Arezzo in occasione della Mostra “Il cammino del Sacro”. A Siena ha lavorato presso il Museo di Santa Maria della Scala, il Museo dell’Opera del Duomo e La Cripta del Duomo. Presso Santa Maria della Scala ha seguito varie mostre con tema la pittura medievale senese tra 1300 e 1400 (“Duccio. Alle origini della pittura senese”. Siena, Museo Santa Maria della Scala, Palazzo Squarcialupi). Ha collaborato inoltre alle fasi di allestimento della Mostra “Icilio Federico Joni e la cultura del falso tra Otto e Novecento”.(Siena, Museo Santa Maria della Scala, Palazzo Squarcialupi). Proprio da questa esperienza è partita anche l’idea di dare vita ad una bottega rinascimentale dove poter esprimere la sua creatività e bravura. Oggi la Bottega d’Arte Toscana è ad Arezzo, visitabile anche su prenotazione, per poter osservare l’artista a lavoro. Le opere, la passione e l’alta professionalità di Silvia Salvadori hanno superato i confini nazionali, e sono state apprezzate sia in Italia che all’estero.
Nel 2013 ha presentato le sue opere presso il Museo dell’Accademia Etrusca di Cortona, all’interno della mostra “Il Tesoro dei Longobardi. Dagli antichi Maestri agli artisti contemporanei”, un’esposizione allestita presso il salone mediceo e dedicata alla lavorazione dell'oro e dei metalli preziosi nel mondo antico a confronto con le eccellenze artigianali contemporanee. Numerose sono le interviste a lei dedicate su riviste italiane ed estere e siti web di settore. Due inoltre sono state le mostre virtuali per le quali ha esposto: per la Galleria Saatchi Art di Londra e per lo Studio PAMart in Costiera Amalfitana.

Annamaria Parlato
Storica dell'arte e progettista culturale
www.pamart.it

E’ un momento fecondo per l’arte italiana. Si stanno affermando giovani artisti di cui sentiremo sempre più spesso parlare. Io ne incontro molti, ne esamino le loro opere, cerco di raccontare le loro vite. Sono rimasto sorpreso e rapito nel conoscere l’arte di Silvia Salvadori. Silvia con la sua ostinazione e potenza cromatica rende comprensibile a tutti le tecniche pittoriche di struttura e creazione dei colori, come facevano i grandi maestri del ‘400. I quadri e i particolari del tratto, fanno rivivere la grandezza della Scuola Toscana. Silvia è come se portasse con sé dalla sua amata Arezzo, i contrasti cromatici che hanno reso unico il crocifisso di Cimabue nella Basilica di San Domenico, e la forza imponente del rapporto con la sofferenza umana e il dolore, che non è mai privo di insegnamento. Oggi le sue opere sono uniche, straordinarie per ricercatezza  e tratto raffinato, conservano capacità emotiva che donerà valore al tempo che scorre, come le pregiate polveri e il tratto esplosivo dei temi dei suoi dipinti che si fanno vedere, che si fanno ascoltare.
Parlano le opere di Silvia Salvadori, generano domande forti al centro dell’anima, al senso dell’esistenza, alla ricerca interiore e spirituale. Spingono a una discesa onirica che in realtà risveglia in noi il senso alto di un blu esteso all’infinito, di occhi verdi smeraldo puntati su una umanità smarrita che deve riprendersi la propria epoca, alzando con la potenza del rosso rubino una reazione e un riscatto definitivo che consacri, come nel destino dei grandi artisti, in queste opere la perenne vittoria dell’uomo sulla morte.

Roberto Litta
Storico e critico d’Arte
Rinascimento Sgarbi