Madonna della melagrana

Tondo della Madonna della Melagrana di Sandro Botticelli. Riproduzione di Silvia Salvadori.

Dipinto realizzato con tempera e oro zecchino su tavola. Opera eseguita con le antiche tecniche pittoriche della scuola senese del XV sec.
Misure: 100 x 100 cm

Categorie: Rinascimento

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Descrizione

Questa grande opera commissionata a Silvia Salvadori ha previsto un accurato e lungo studio iniziale dei volti e dei drappeggi. Spiccano indiscusse una grande maestria d’esecuzione. Ogni particolare è stato meticolosamente recuperato ed esaltato dai migliori pigmenti e da una minuziosa resa di ogni singolo particolare, dalle capigliature realizzate con una sottilissima punta di pennello di ermellino e finemente rifiniti in oro, così come ogni fiore, foglia drappo, broccato d'oro e sottile velo di seta. Per la realizzazione di questa opera Silvia Salvadori ha utilizzato i più pregiati pigmenti utilizzati da Sandro Botticelli, fra i quali il blu lapislazzuli, il rosso carminio, l’oro zecchino in polvere e l’argento in conchiglia. Storia: La Madonna della melagrana è un dipinto a tempera su tavola (diametro 143,5 cm) di Sandro Botticelli, datato 1487 e conservato nella Galleria degli Uffizi a Firenze. La Madonna della melagrana è ritenuta uno dei massimi capolavori della scultura italiana del Quattrocento. L'opera è una delle poche databili della produzione matura di Botticelli. Resta infatti una menzione del Milanesi circa la commissione di un tondo con la Madonna col Bambino, nel 1487, da parte della magistratura fiorentina dei Massai di Camera per decorare la propria Sala delle Udienze, che si trovava in Palazzo Vecchio. L'identificazione con la presente opera spetta a Herbert P. Horne, che riconobbe sulla cornice, fatta dalla bottega di Giuliano da Sangallo, la decorazione a gigli di Francia in campo azzurro, ipotizzando per questo una possibile collocazione pubblica dell'opera, celebrante la storica alleanza coi Francesi. L'impossibilità però di rintracciare il documento originale ha fatto sorgere qualche dubbio in una parte della critica. Se l'autografia botticelliana non è mai stata messa in dubbio, la cronologia è più variata. Alcuni, come Ulmann, propongono prima del 1480, altri come Arnold Bode (seguito da Schmarsow, Yaschiro e Venturi) datano l'opera a dopo il rientro da Roma (1482 circa), infine Van Marle al 1480-1481.
Autore: Galleria degli Uffizi, Firenze.
Misure: 100 x 100 cm
Tecnica: tecnica pittorica originale utilizzata dai grandi maestri pittori del Rinascimento Toscano. Tempera, tuorlo d’uovo, oro zecchino 23 k su tavola antica.

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