San Giorgio e il drago

Icona di San Giorgio e il drago. Riproduzione d’Arte di Silvia Salvadori.

Icona sacra realizzata con tempera e oro zecchino su tavola. Opera eseguita con le antiche tecniche pittoriche della scuola senese del XV sec.
Misure: 28 x 24 cm

Categorie: Primo rinascimento

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Descrizione

Icona dipinta a tempera e oro zecchino su tavola antica secondo le antiche ricette della scuola senese. Dipinto di Silvia Salvadori. Icona San Giorgio e il Drago, Riproduzione d'arte da Sano di Pietro, pittura senese, tempera e oro zecchino su tavola. Il "Maestro dell’Osservanza", uno dei pittori più alti e raffinati del Quattrocento senese, altri non era che il giovane Sano di Pietro, come già aveva affermato a suo tempo Cesare Brandi. Pittore e miniatore. N. Siena, 1406 - in. Siena, 1/11/1481 Sano di Pietro fu attivo dal 1428 e si formò artisticamenne presso il Sassetta, senza peraltro raggiungere il lirico splendore del maestro, ma venne in qualche misura influenzato anche dal coetaneo Giovanni di Paolo, tenendosi comunque lontano dalla fantastica bizzarria di quest'ultimo. La pittura di Sano di Pietro è stata eccessivamente osannata o svalutata a seconda dei periodi storici. Oggi bisogna correttamente osservare che, se il suo svolgimento stilistico non fu sempre coerente, certo l'artista seppe raggiungere una padronanza assoluta della tecnica pittorica, che gli permise di approdare, con una felice combinazione di diversi elementi espressivi, ad un suo proprio stile ben riconoscibile. D'altra parte, Sano di Pietro abilita nel riprodurre formule di sicuro successo commerciale fu forse cagione del diseguale valore di alcune sue opere. Sano di Pietro fu infatti tenuto in grande considerazione e, ricevendo una grandissima quantità di commesse, Sano di Pietro fu probabilmente costretto a valersi spesso del lavoro delle maestranze della sua attivissima bottega, o comunque ad eseguire egli stesso le opere in tempi forse troppo abbreviati. E' certo, comunque, che Sano di Pietro ci ha lasciato una vastissima produzione, complessivamente di buon livello, conservata in gran parte in Siena e nel contado, ed e anche certo che le sue opere migliori, soprattutto quelle di esclusiva mano, si segnalano sempre per una grande raffinatezza del disegno e del colore, e per un sapientissimo uso dell'oro. In queste opere traspare la mite religiosità di Sano di Pietro, priva, peraltro, di inutili sentimentalismi e ancora pervasa da un'austerita tutta trecentesca. Uno dei primi lavori di Sano di Pietro fu l'«Incoronazione della Vergine» dipinta, nel 1440 circa, sulla Porta Nuova (oggi Porta Romana) a Siena. A prima del 1444 risalgono due tavole raffiguranti «S. Bernardino che predica nel Campo di Siena» e «Icona San Bernardino che predica in Piazza S. Francesco», conservate nella Sala Capitolare del Duomo di Siena, e da considerare opere di notevole suggestione e di grandissimo interesse documentario. La prima opera datata di Sano di Pietro è del 1444 ed è il grande polittico con al centro la «Madonna col Bambino», oggi conservato nella Pinacoteca Nazionale di Siena, e proveniente dalla Chiesa del Convento dei Gesuati di S. Girolamo nella stessa città; l'opera è da considerare un vero capolavoro, per la limpidezza del disegno, e per i fulgidissimi colori, ancora perfettamente conservati. Provenienti dallo stesso polittico per i Gesuati sono alcune tavole con «Storie di S.Girolamo» oggi al Louvre di Parigi. Nel 1445-46 Sano di Pietro riprese e portò a termine il grande affresco con l'«Incoronazione della Vergine», iniziato da Domenico di Bartolo, nella Sala di Biccherna del Palazzo Pubblico di Siena, una delle sue creazioni più riuscite ed ammirate. Del 1449 è la tavola con «Un miracolo di S. Biagio» nella Pinacoteca Nazionale di Siena, parte di un polittico eseguito per la Chiesa di S. Biagio a Scrofiano. Forse di poco posteriore al 1450 è una preziosissima tavoletta raffigurante l'icona della Madonna col Bambino, Angioli e Santi» conservata nella Collezione Chigi-Saracini a Siena; risulta qui particolarmente evidente che Sano di Pietro si trovava maggiormente a suo agio nei dipinti piccoli e raccolti, nei quali, superato il mestiere, raggiungeva i vertici più alti della sua arte. In questa tavoletta il colore è magnificamente conservato; in essa, al centro è posta una dolcissima icona della «Madonna col Bambino», avvolta nel vivacissimo azzurro del manto, in grande risalto sui rutilanti bagliori del fondo oro. Di poco posteriore al 1455 è la pregevole tavola con l'icona «Madonna che raccomanda Siena al Papa Callisto III», proveniente dal Palazzo Pubblico e attualmente conservata nella Pinacoteca Nazionale di Siena, dove si trova anche la tavola con l'«Annuncio ai Pastori», del 1460 circa. Nella medesima Pinacoteca si trovano anche molte altre validissime opere di Sano di Pietro, tra cui alcuni polittici raffiguranti l'icona della «Madonna in Trono col Bambino e Santi». Sarebbe poi lungo elencare una miriade di altre opere conservate in Siena, dove Sano di Pietro lavorò, tra l'altro, anche nella Chiesa di San Pietro alle Scale, nella Chiesa di San Bartolomeo nella Contrada dell'Istrice, ecc. Sano di Pietro eseguì numerosi lavori anche nel contado, tra i quali ricordiamo un trittico nella Collegiata di San Quirico d'Orcia. Ricordiamo inoltre che, nei 1461-62, durante il pontificato di Pio II, il Nostro Sano di Pietro fu fecondamente attivo nella Cattedrale di Pienza, dove lavorò insieme a tutti gli altri artisti senesi che, nel momento, godevano di maggiore considerazione. Nei 1471 Sano di Pietro eseguì poi, per la Badia a Isola, presso Monteriggioni, uno dei suoi più prestigiosi polittici. Non bisogna a questo punto dimenticare la sua preziosa attività come miniatore. Sano di Pietro dipinse molti codici e copertine di libri, conservati nei Museo di Pienza, nell'Archivio di Stato di Siena, dove celebri sono alcune sue tavolette di Biccherna, e altrove. La sua massima attività come miniatore, tuttavia, egli la svolse, intorno al 1471, partecipando alla realizzazione degli splendidi corali della Libreria Piccolomini nel Duomo di Siena. In questa occasione, Sano di Pietro ebbe accanto uno stuolo di altri validi artisti, in maggioranza senesi, ma soprattutto si misurò con l'arte sublime dei due grandi maestri settentrionali della miniatura allora presenti in Siena, cioè Girolamo da Cremona e Liberale da Verona. Le miniature di Sano di Pietro si posero allora come cosciente alternativa all'orgoglioso mondo di Girolamo e all'inquieta umanità di Liberale, raggiungendo effetti bellissimi. Nell'ultimo periodo dell'attività pittorica di Sano di Pietro, è ancora da segnalare il polittico dell'«Assunzione», del 1479, realizzato per la Chiesa di San Petronilla a Siena, e oggi conservato nella Pinacoteca Nazionale. 
Autore: Museo diocesano d'arte sacra, Siena
Misure: 28 x 24 cm
Tecnica: tempera e oro zecchino su tavola - legno antico

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