Santa Caterina e Santa Agnese

Icone sacre di Santa Caterina e Sant’Agnese.

Icone sacre realizzata con tempera e oro zecchino su tavola. Opere eseguite con le antiche tecniche pittoriche della scuola senese del XV sec.
Misure: 11 x 11 cm

Categorie: Rinascimento

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Descrizione

Le due piccole icone sono state pensate da Silvia Salvadori per arredare piccoli spazi e sono state pensate per creare un apparato decorativo modulare composto da quadrati con all’interno cerchi in rilievo ospitanti figure di Santi. Le figure, di dimensioni quasi miniaturali, sono realizzate con grande maestria di dettaglio. Ogni particolare, decori in oro, capelli e animali presenti, assumono caratteri di grande naturalismo e vivacità cromatica. Il volto di Santa Caterina è quello di una donna decisa, combattente e nobile. Caterina era una bellissima fanciulla figlia di un Re, istruita sin da piccola alle arti liberali e quindi molto colta. Santa Caterina d’Alessandria è patrona dei filosofi, dei giudici, dei notai, degli studenti, delle confraternite femminili, ma anche dei sarti, mugnai, ceramisti e cartai. Storia: La leggenda narra che una schiera di angeli discese dal cielo per portare in salvo il corpo della Principessa ormai senza vita. Nel 305 in Egitto fu proclamato Massimo Daia governatore di Egitto e Siria. In occasione della sua nomina furono indetti grandi e fastosi festeggiamenti, nei quali si prevedevano numerosi e cruenti sacrifici di animali. Santa Caterina inorridita da tali barbariche pratiche vi si oppose con grande fermezza e convinzione, chiedendo a tutti di abbandonare il Paganesimo in favore del Cristianesimo. Il Governatore, affascinato dal carattere deciso della ragazza ma anche dalla sua bellezza, non si arrabbiò e decise di inviare a palazzo una schiera di filosofi per farle cambiare idea, ma Caterina ci riuscì subito. Massimo allora decise di far bruciare vivi tutti i suoi letterati, proponendo alla fanciulla di sposarlo per avere salva la vita. Santa Caterina rifiutò la proposta e venne mandata al martirio. Fu messa sulla ruota dentata, ma non appena la ruota sfiorò la fanciulla, si ruppe in mille pezzi, sotto lo sguardo stupito di tutti. Il procuratore Massimo, ormai furibondo, si vide costretto ad ucciderla in una maniera più diretta, facendola decapitare sul posto. L’icona di Santa Agnese è invece rappresentata da Silvia Salvadori con in mano l’agnello della Passione di Cristo e con in dosso una veste di un azzurro lapislazzuli dai toni molto accesi. Silvia Salvadori rappresenta in questa sua icona una Santa Agnese dal volto quasi fanciullesco caratterizzato da un incarnato roseo e delicato tipico della pittura senese di Simone Martini Storia: Sant’Agnese E’ stata una Santa romana che subì il martirio durante le persecuzioni di Diocleziano. Secondo la tradizione essa si rifiutò di entrare in clausura fra le vestali e il Prefetto ne ordinò l’uccisione. Altre fondi parlano di una condanna per magia e per questo fu arsa al rogo. Le fiamme si divisero sotto il suo corpo senza lambirlo e i capelli crebbero coprendone la nudità. Dopo questo miracolo Agnese fu trafitta da un colpo di spada alla gola. Essa viene raffigurata con in braccio un Agnello, poiché veniva sacrificato subendo la stessa sorte. Dopo la sua morte i copro fu sepolto in una catacomba che tutt’oggi riporta il Suo nome. Sant’Agnese è venerata come protettrice delle Vergini, dei giardinieri, delle Figlie di Maria ed è la Santa Patrona del Sacro Ordone della Santissima Trinità.
Autore: dipinti di Silvia Salvadori.
Misure: 11 x 11 cm
Tecnica: tecnica di pittura scuola senese (Cennino Cennini). Tempera su fondo oro zecchino, tavola antica e cornice in rilievo fondo oro, incisioni a bulino

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